BRAVO SEBASTIAN di ANDREA FROVA

BRAVO SEBASTIANHo incontrato Bravo Sebastian al banchetto dei libri a un concerto di tutto Bach e il titolo unito al sottotitolo, Dieci episodi nella vita di Bach, mi hanno invogliato all’acquisto. Un romanzo? Una biografia? In realtà è una biografia romanzata, il che facilita la comprensione. Mentre dei grandi dell’Ottocento e di alcuni del Settecento anche una amante della musica classica, non particolarmente esperta come sono io, sa qualcosa per sentito dire o per lettura di qualche articolo di giornale, su Bach (1685-1750) non sapevo pressoché nulla. Ma la sorpresa supplementare è stata che l’autore è un fisico di professione e in particolare docente di Acustica musicale all’Università La Sapienza di Roma. Da qui una grande competenza tecnica che attraversa tutto il libro affiancando la passione per la musica.

I dieci episodi si basano sulla realtà “fedelmente ripresa dalle memorie di Franz Ottokar Bach”, come scrive l’autore, un nipote alla lontana del musicista. Ma tali sono stati i miei dubbi su Franz Ottokar che ho frugato in Internet, dove ho trovato l’indirizzo mail di Frova, e gli ho scritto per chiedergli “ma è davvero esistito Franz Ottokar Bach?” e la risposta netta è stata no. Peccato. Mi sarebbe piaciuto che il percorso della vita di Bach, così ben raccontato in una lingua accattivante e moderna, fosse proprio quello narrato dal fittizio nipote: la primissima giovinezza, quando orfano di entrambi i genitori lascia la casa del fratello maggiore Johann Christoph (naturalmente anche lui musicista, come un numero enorme di predecessori e di successori nella famiglia di Bach) per andare studente con borsa di studio a Lüneburg, per poi negli anni successivi proseguire la sua dura ma entusiasmante carriera a Weimar, ad Arnstadt, a Dresda, a Köthen, e infine a Lipsia dove restò dal 1723 sino alla morte. Comunque, ogni tappa della vita, sia geografica che musicale, di Sebastian (come lo chiama con invidiabile confidenza) viene seguita dall’autore e arricchita da episodi romanzeschi, ma “perlomeno verosimili” e spesso deliziosi. Come per esempio l’erotico incontro con la cugina Maria Barbara, divenuta poi la sua prima moglie e madre di tanti figli, nella sagrestia (con ingresso precluso alle donne!) della Neue Kirche di Arnstadt, mentre il giovanissimo allievo Joachim Nepomuk Kurz si esercita all’organo su un canone di Pachelbel; oppure nel 1747, durante il viaggio in una comoda carrozza (non più a piedi per chilometri e chilometri come in gioventù) da Lipsia a Berlino, invitato da re Federico II il Grande di Prussia alla reggia di Potsdam, accompagnato dal figlio Friedmann, quando in una campagna idilliaca i due sentono un suonatore ambulante che sul suo violino suona la ciaccona dalla Partita in re minore di Bach composta per il celebre violinista Spiess (“ma costui la suona ancor meglio. Che inventiva nelle sue aggiunte quando non rammenta la mia partitura”). Sebastian e Friedmann scendono dalla carrozza e dialogano con l’ambulante, e il lettore intuisce che l’autore ritiene (o sogna) che la meravigliosa musica di Bach avesse una diffusione quasi popolare nel paese al di là dei concerti. O infine la nascita dell’Offerta musicale, composta e suonata, almeno in parte, davanti a Federico II su un tema proposto lì per lì proprio dal re sul suo flauto.

Insomma una full immersion nella vita di Bach, con invenzioni (ad esempio il carteggio totalmente di fantasia tra Bach e Newton) e divagazioni che danno anche l’idea dei tempi e dei luoghi.

In due parole: Johann Sebastian Bach immaginato e raccontato da uno scienziato/scrittore.

Scheda di SUSANNA SCHWARZ

ANDREA FROVA
BRAVO SEBASTIAN

Editore: BOMPIANIAGGIUNGI AL CARRELLO
Prima edizione: 2007 (Bompiani)
Numero di pagine: 324
Prezzo: € 8,80
NICEPRICE € 6,60 – SCONTO -15%


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