José “Pepe” Mujica: il presidente uruguayano che ha stupito il mondo si racconta

felicitàA chi gli chiede perché regali il suo stipendio, Mujica risponde “Ho settantotto anni: dovrei forse mettermi adesso ad accumulare soldi? Un giorno o l’altro potrei morire per un attacco di forfora e… Non avrebbe senso! Te ne rendi conto? E non riesco a capire tutta quella gente che si affanna e fa qualunque cosa per accumulare denaro. L’unico motivo che mi spingerebbe ad accumulare soldi sarebbe l’esistenza di un mercato dove poter comprare la vita. Se ci fosse questo tipo di commercio, direi: «Ehi, dammi cinque anni in più di vita». Eh! Allora sì! La cosa cambia, cambierebbe tutto! Ma questo commercio ancora non esiste, purtroppo… Dico purtroppo, perché la vita è bella… Malgrado tutto, è meravigliosa”.

José “Pepe” Mujica, ex presidente dell’Uruguay, è una figura politica molto complessa, un leader di statura mondiale che ha deciso di vivere la sua vita come un normale cittadino, devolvendo il 90% del suo stipendo alla popolazione. Un politico insolito, dunque, che non pensa al mero ritorno economico e intorno al quale si è addensata l’opinione pubblica negli ultimi anni.

La felicità al potere, curato da Cristina Guarnieri e Massimo Sgroi, raccoglie per la prima volta la testimonianza diretta di Mujica che racconta la sua vita e il suo pensiero. Una vita dedita all’impegno politico sempre in prima linea, dagli esordi nel Partito Nazionale alla sua esperienza di guerrigliero nel Movimento di Liberazione Nazionale che gli costò il carcere dal 1973 al 1985, la fondazione del Movimento di Partecipazione Popolare, l’incarico da ministro e infine la presidenza.

Nel libro intervista non mancano inoltre alcuni tra i suoi più importanti interventi, tra cui il famoso discorso pronunciato al G20 in Brasile nel 2012 che racchiude un po’ quella che è la visione politica di Mujica e i temi da lui trattati: la necessità di una decrescita sostenibile, la salvaguardia dell’ambiente, le idee rivoluzionarie nella lotta alle mafie, la legalizzazione della marijuana, l’approvazione delle unioni omosessuali e molto altro.

Un altro libro in cui si parla della vita del capo di stato più povero del mondo è Il presidente impossibile. Da guerrigliero a capo di Stato, curato da Nadia Angelucci e Gianni Tarquini e con la prefazione di Erri De Luca.

“Per essere liberi bisogna avere tempo: tempo da spendere nelle cose che ci piacciono, poiché la libertà è il tempo della vita che se ne va e che spendiamo nelle cose che ci motivano”.


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