L’anno della lepre di Arto Paasilinna

LA FIGLIA OSCURA - ELENA FERRANTELa letteratura nordeuropea piazza, già da qualche anno, alcuni suoi titoli fra i libri più venduti. Stando alle classifiche sembra però che “lassù” si scriva solo di poliziotti e investigatori persi nella neve a caccia di assassini. C’è molto altro invece. C’è per esempio un signore finlandese, ormai noto anche da noi, che in quarant’anni di carriera letteraria ha scritto più di quaranta libri tradotti in quarantacinque Paesi nel mondo. Il suo nome è Arto Paasilinna e L’anno della lepre, pubblicato nel 1975, è forse il suo libro più famoso.
Il romanzo ha per protagonista Vatanen, giornalista di Helsinki, che al giro di boa dell’età rimugina sul proprio bilancio esistenziale: un matrimonio fallito e un lavoro insoddisfacente. Una sera, rientrando da un servizio fuori città insieme a un fotografo, investe una lepre che scappa nella radura. L’uomo ferma l’auto e segue l’animale perdendosi con lei nella notte. Inutili sono i richiami del collega, di Vatanen nessuno saprà più nulla. Noi invece continueremo a seguire, passo passo, il suo vagabondaggio nella natura finlandese fredda e faticosa. Unica compagna di viaggio sarà proprio quella lepre, ferita e curata, che sembra diventare l’unica ragione di vita dell’uomo; tanto che verrebbe da chiedersi se l’animale selvatico non sia quella parte di Vatanen a cui egli ha smesso di dar voce nel momento in cui si è rassegnato al lento logoramento degli amori, delle amicizie, delle ambizioni. L’infinita immersione nella natura corrisponde all’immersione che Vatanen compie dentro se stesso, dentro la parte più “selvatica”, appunto, del proprio io. Questo verrebbe da chiedersi se non si fosse così rapiti dal viaggio, dalle peripezie e dagli incidenti, spesso esilaranti, del protagonista.
Paasilinna, già con questa prima prova, riesce a tessere una delle sue trame migliori e più divertenti raccontando il protagonista alle prese con gli elementi della natura e con una ferma anche se indecifrabile volontà personale. Senza psicologismi, ricorrendo ai soli dati dell’esteriorità (la natura), l’autore riesce a raccontarci la misteriosa interiorità di un uomo, suggerendo domande e alludendo a possibilità radicali.
La storia de L’anno della lepre si legge avvinti e stupefatti e poi si conserva infitta in qualche luogo dentro di noi. Chiuso il libro, verrebbe, come accennavo, da chiedersi cosa rappresenti la lepre, ma ancor di più verrebbe voglia di scoprire la propria lepre.

In due parole: un’altra vita è possibile

Scheda di ANDREA TOGNASCA

ARTO PAASILINNA
L’ANNO DELLA LEPRE

Editore: IPERBOREAAGGIUNGI AL CARRELLO
Anno di pubblicazione: 1975
Numero di pagine: 204
Prezzo: € 13,00
NICEPRICE €11,05 – SCONTO -15%


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Categories: Lo Scaffale Segreto

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