PARADISO E INFERNO di JÓN KALMAN STEFÁNSSON

PARADISO E INFERNOUn romanzo che è qualcosa di unico, di profondamente emozionante anche se l’autore islandese non compare su Wikipedia.it. Stefánsson non dice quando si svolge, si può immaginare a cavallo tra Ottocento e Novecento. In un intrico di nomi di difficile pronuncia per noi “altri” Europei, presenta i suoi personaggi e le loro storie ambientate nell’aspro paesaggio islandese del mare gelido e infido, delle pianure e dei ripidi monti innevati, del  villaggio dove tutti si conoscono, sono amici o nemici a vita.

La vicenda raccontata genialmente a più voci è un romanzo di formazione e il protagonista è “il ragazzo”, di cui non viene mai detto il nome. Il ragazzo e il suo amico più adulto sono uniti da qualcosa di misterioso ed estraneo a quasi tutti gli altri personaggi di quel mondo aspro e antico: l’amore per la scrittura, per la lettura e in particolare per la poesia. Le parole sono il filo conduttore della loro poco verbosa amicizia, le parole che trovano sui libri che faticosamente riescono a procurarsi.

Due sono gli ambienti: nel primo il ragazzo e il suo amico raggiungono arrancando per ore nella neve la baracca sulla spiaggia, punto di raccolta di pescatori per una uscita in mare a pesca di merluzzi. Nella battuta di pesca il pensiero della morte per annegamento o per gli effetti del clima è continuamente presente nella testa e nel cuore di tutti gli uomini della barca e in effetti l’amico del ragazzo che ha colpevolmente dimenticato la cerata nella baracca dei pescatori (il motivo della tragica trascuratezza è uno dei punti centrali del romanzo) muore congelato. Nessuno, nemmeno il ragazzo suo grande amico, può riscaldarlo rinunciando alla propria cerata pena la morte.

La seconda parte si svolge nel piccolo villaggio dove il ragazzo con fatica immane e caparbietà torna dopo la tragedia per riportare un libro, Il paradiso perduto di Milton, a chi l’aveva prestato al suo amico. Qui, lontano dal mare, la vita in un certo senso è meno dura, compare per il ragazzo qualche apertura su mondi diversi sia come natura sia come possibilità di conoscenze e di rapporti umani.

Jón Kalman Stefánsson, nato nel 1963 a Reykjavík, è stato professore e bibliotecario ed è ora passato al romanzo dopo avere scritto alcune raccolte di poesie. Il libro è splendidamente tradotto da Silvia Cosimini.

In due parole: natura, tenerezza, silenzi. Ogni tanto se ne sente il bisogno.

Scheda di SUSANNA SCHWARZ

JÓN KALMAN STEFÁNSSON
PARADISO E INFERNO

Traduzione di Silvia Cosimini
Editore: IPERBOREAAGGIUNGI AL CARRELLO
Numero di pagine: 240
Prezzo: € 16,00
NICEPRICE € 13,60 – SCONTO -15%


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