“CHE T’IMPORTA DI COSA DICE LA GENTE?” di RICHARD P. FEYNMAN

CHE T'IMPORTA DI COSA DICE LA GENTE?Normalmente un libro come questo viene considerato di “divulgazione scientifica”, ma qui c’è sicuramente molto di più. Attraverso queste pagine arriviamo a conoscere profondamente Richard Feynman (americano, premio Nobel per la fisica nel 1965 per i contributi all’elettrodinamica quantistica), che non è stato scienziato staccato dal mondo, ma un uomo dalla vita ricca di rapporti umani, sempre curioso di quanto lo circondava, capace di cambiare idea e tornare indietro da un percorso tracciato e sicuro, inoltre dotato di uno straordinario umorismo.
Richard Feynman (1918-1988), autore di testi di fisica utilizzati nelle università di tutto il mondo, ci affascina con la vivacità e la simpatia dei suoi racconti. L’amico Ralph Leighton, musicista, nell’ultimo anno di vita di Feynman ne registrò le memorie, che poi divennero il manoscritto di questo libro. Come dice il sottotitolo, Altre avventure di uno scienziato curioso raccolte da Ralph Leighton, si tratta di “altre avventure”, perché questo libro è il seguito di Sta scherzando Mr. Feynman. In un certo senso si tratta del testamento spirituale di Feynman, e soprattutto il racconto del modo di pensare e di sentire di un grande scienziato. Un modo geniale ma anche sorprendentemente semplice.
La prima parte è dedicata ad alcuni episodi della vita di Feynman, a partire dall’infanzia, quando il padre, che gli insegna a pensare, gli propone letture e giochi che lo portano a comprendere quanto lo circonda. Gli legge, ad esempio, la definizione del Tyrannosaurus rex dell’Enciclopedia Britannica: “Questo dinosauro è alto sette metri e ha la testa larga due”. Il padre commenta: “Se si trovasse nel cortile davanti a casa, sarebbe abbastanza alto da infilare la testa in questa finestra (abitavamo al secondo piano), ma non ce la farebbe, la testa sarebbe troppo larga.” E così via, rendendo sempre reale quanto leggono. Molto toccante è il racconto della malattia della giovane moglie Arlene, sposata pur sapendo della sua grave malattia, con la quale ha un rapporto di totale reciproca sincerità, oltre che di grande amore. Il giovane Richard si scontra con i medici che non lo vogliono ascoltare, fino alla diagnosi della malattia mortale. Feynman è sempre colpito e indignato quando si accettano supinamente abitudini e tradizioni senza farsi domande e cercare una nuova strada.
La seconda parte del libro riguarda l’esplosione della navetta spaziale Challenger avvenuta nel 1986, nella quale muoiono i sette astronauti. Feynman è chiamato a far parte della commissione d’inchiesta presidenziale. Lo vediamo muoversi come un Hercule Poirot della scienza: si ferma a osservare, pone domande e trae conclusioni solo quando è sicuro di sé. Dimostra che l’incidente è stato causato da un cedimento degli O-Ring (anelli sostanzialmente di gomma a sezione circolare usati come guarnizione) di uno dei serbatoi ausiliari, per la forte escursione termica nella notte precedente il lancio. È particolarmente divertente ed emozionante il racconto della dimostrazione che lo scienziato dà, durante una udienza plenaria della commissione di indagine: chiede un semplice bicchiere di acqua con ghiaccio (i camerieri si fanno attendere a lungo, portando un vassoio con bicchieri per tutti i presenti!); lui non beve l’acqua, ma vi immerge il campione della guarnizione di gomma dell’O-Ring, che si è furtivamente procurato, mostrando come, una volta tolto dal ghiaccio, permane per diversi secondi una deformazione che è stata fatale il giorno del lancio quando, nonostante una temperatura esterna inferiore a -10 gradi centigradi, si è deciso di non arrestare la partenza.
Raccontata così l’indagine sembra semplice, e viene da chiedersi: “Possibile che nessuno se ne fosse accorto?” Appassionante negli scritti di Feynman, uomo e scienziato dalla vita ricca, è la sua capacità di far comprendere cose complicate, ma soprattutto la simpatia con la quale ci porta a ragionare e a capire, oltre all’ironia che permea tutto il libro. Aveva grande passione per la musica (suonava il bongo) e per le arti figurative (faceva ritratti femminili che firmava ‘O Fey). Aveva fatto parte da giovane del progetto Manhattan per la costruzione della bomba atomica. Si autodefiniva Nobelist Physicist, teacher, storyteller, bongo player: premio Nobel per la fisica, insegnante, cantastorie, suonatore di bongo.

In due parole: Una storia di vita e di grande scienza.

Scheda di MYRIAM COLOMBO

RICHARD P. FEYNMAN
“CHE T’IMPORTA DI COSA DICE LA GENTE?”

Traduzione di Sylvie Coyaud
Editore: ZANICHELLIAGGIUNGI AL CARRELLO
Prima edizione italiana: 1989
Numero di pagine: 232
Prezzo: € 18,00


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