CINQUE ANNI DI SOLITUDINE di ROBERTO BALZANI

CINQUE ANNI DI SOLITUDINEMette voglia di far politica – o meglio: di rifare la politica – il libro di Roberto Balzani. Anche se appare l’esatto contrario, fin dal titolo Cinque anni di solitudine e dal sottotitolo Memorie inutili di un sindaco. Docente universitario di storia contemporanea, intellettuale prestato al pubblico governo, Balzani guida dal 2009 una giunta di centro sinistra a Forlì: il suo libro è una testimonianza e un ragionamento, sincero e concreto. Il rovescio di come la politica oggi si manifesta, ipocrita e astratta, generica, inconcludente. Inutile e deprimente esemplificare, saturi come siamo delle ridondanti e similari cronache mediatiche.

Serve piuttosto individuare un possibile punto d’appoggio per risollevare quella che dovrebbe essere, tornare ad essere, una nobile arte. Balzani propone  un “cambio di metodo”: non impelagarsi in una palude di “urgenze” affrontate con “percezioni epidermiche” ma applicarsi alla “ricerca”. Sostituire alle opinioni, scisse dai dati dell’esperienza, le analisi: per decidere razionalmente, esaminare fatti e cifre. Il contesto, le cause, le risorse, i costi e i benefici, le conseguenze di medio e lungo periodo. Non il giorno per giorno, il quanto ci guadagno in consenso, carriera e potere, bensì il domani, il cosa lascio a figli e nipoti, la responsabilità verso le generazioni future.

Un’illusoria aspirazione? Intorno, anche nel proprio campo, si è circondati da lobby e camarille, immersi in logiche da campanile: tutti lì a  farsi ognuno gli “affari suoi”, “presentismo” e “posizionamento” altro che “programmi”. E  le leve del cambiamento sono scarse e deboli per smuovere strutture e istituzioni obsolete, ferme ai tempi di Cavour per organizzazione e procedura: “la carta sostituisce la cosa”, la ritualità è regola imperante, la chiacchiera imperversa senza mai “un minimo di bibliografia”.

Diagnosi disperante. Eppure, le forze per innescare una terapia si intravedono, per quanto frastagliate e disperse. Fuori ma anche dentro i  partiti e le istituzioni. Purché si adottino davvero alcune parole guida: riordinare, semplificare, programmare. Con una “visione” di identità e di scopo, una prospettiva ragionata del “bene comune” in alternativa alla “liquefazione del civismo” maturata nella ormai moribonda  “società affluente” ed esplosa con i deleteri populismi leaderistici.

Invece di continuare con annunci e controannunci, emendamenti, rinvii, stalli e ripartenze “al ribasso”, provare a ripartire “dal basso”.

Non si rimanda a un “partito dei sindaci”. Vale invece, per ogni schieramento,  il richiamo a una politica radicata nel territorio, nella storia, cultura e società di ogni comunità. Il libro di Balzani non è un volano personale, come quelli recenti dei suoi colleghi Renzi e De Magistris. Si colloca piuttosto in uno scaffale  che allinea resoconti di esperienze: quelle dei professori alla guida dei Comuni, dalla Bologna di Zangheri alla Roma di Argan, dalla Torino di Castellani alla Venezia di Cacciari. Ci sarebbe materia per  un corposo capitolo di un libro da scrivere su “L’Italia dei sindaci”, memori degli Uomini e città della Resistenza di Calamandrei.

Si dirà che i più  hanno alla fine lasciato il campo, sconfitti o delusi e rassegnati. Anche Balzani tra poco potrebbe esser tra questi. Dopo un usurante “fare silenzioso”, un cammino solitario, dissipando le migliori energie. Dopo aver messo in gioco anche il proprio privato, sacrificando famiglia e studi, senza chiedere nulla in cambio. Eppure, o proprio per questo, lo sorregge l’imperativo dell’ultimo sforzo: una “molla morale”,  l’etica di “vocazione e responsabilità” (non solo Weber, ma il suo Renato Serra). “Fare le cose con spirito di verità e di abnegazione.”. Per questo vien voglia – o meglio: si sente il dovere – di non lasciarlo solo. Per dire domani con lui: “Ora si torna a respirare.” Improbabile: tirerebbe aria di 1789, ma non si vede un Terzo Stato. Ma possibile: votiamo i Cincinnati.

In due parole: per andar oltre il muro del pianto sulla Casta.

Scheda di LUCIANO GENTA

ROBERTO BALZANI
CINQUE ANNI DI SOLITUDINE

Editore: IL MULINOAGGIUNGI AL CARRELLO
Numero di pagine: 128
Prezzo: € 12,00
NICEPRICE € 10,20 – SCONTO -15%


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