MICHAEL KOHLHAAS di HEINRICH VON KLEIST

MICHAEL KOHLHAASLeggere un libro al galoppo. Ebbene si può! Lo si fa leggendo la magnifica traduzione di Paola Capriolo del Michael Kohlhaas di Kleist. Scusate la metafora, ma trattandosi di un furto di cavalli e delle sue sciagurate conseguenze, il ritmo della prosa di Kleist è talmente incalzante e veloce che mi sento di usarla. Mi ricordo anche, con emozione, una versione teatrale interpretata da Marco Baliani di alcuni anni orsono, avvincente. Anche Kafka, nelle sue rare conferenze pubbliche, dedica una lettura del Michael Kohlhaas confessando che non poteva pensare a quest’opera senza commuoversi con entusiasmo sino alle lacrime. Kleist prende spunto da un reale fatto di cronaca avvenuto nel sedicesimo secolo in Germania. Lo eleva e lo trasfigura in una lezione universale sulla giustizia, drammatizzando come fosse una sua personale richiesta di diritto e dovere quel che dovrebbe essere proprio della comunità. Ma qui, purtroppo, il torto diventa diritto, come quasi sempre accade nelle questioni legali in cui prevalgono i meccanismi di potere della classe politica dominante. Lo scritto di Kleist non ha paragoni per struttura e contenuti nella letteratura tedesca. Il racconto narra la vicenda di Michael Kohlhaas, uomo probo e giusto che per il sopruso di un nobile si vede requisire, o meglio, rubare ingiustamente, dei cavalli. A questo punto  scatta la sua sete di giustizia che genera accadimenti tortuosi e fatali, portando il poveretto a una ribellione feroce: si fa bandito e per vendetta, a sua volta, genera nuove ingiustizie e lutti. Il dramma si conclude tragicamente, il povero Kohlhaas viene giustiziato. Ma il riconoscimento del diritto e della legge degli uomini ci lascia con l’amaro in bocca. Insegue per tutta la sua vita, Kleist, la ricerca di una felicità ideale e illusoria, leitmotiv che si ritrova in tutti suoi lavori principali: La marchesa von O…, Il principe di Homburg, La brocca rotta, Pentesilea, Sul teatro delle marionette. Felicità che non trova. Muore suicida il 21 novembre 1811. Il messaggio di Kant, “Il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me”, non lo aiuta, ma in eredità ci lascia capolavori letterari tra i più importanti del movimento romantico in Germania.

Tutte le sue opere sono tradotte in Italiano da diversi editori. Importante è la raccolta completa delle opere pubblicata nella collezione dei “Meridiani” di Mondadori.

In due parole: una cavalcata all’inferno.

Scheda di CARLO MARTEGANI

HEINRICH VON KLEIST
MICHAEL KOHLHAAS

Editore: MARSILIOAGGIUNGI AL CARRELLO
Numero di pagine: 270
Prezzo: € 15,00
NICEPRICE € 12,75 – SCONTO -15%


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