Modiano: un Nobel alla riscoperta di passati dimenticati

LIBRO DEL GIORNOUno scrittore alla ricerca della verità. Un autore che va a ritroso nel tempo per dare una storia o un volto a nomi di persone scomparse o dimenticate. Un uomo che si commuove durante la consegna del più grande riconoscimento professionale a cui uno scrittore possa aspirare. Patrick Modiano, vincitore del Premio Nobel della Letteratura 2014, è anche questo.

14 dicembre 1941. È l’ultima data che Modiano ritrova nel registro del collegio in cui risiedeva Dora Bruder prima di fuggire e sparire nel nulla. L’autore apre il romanzo omonimo con un incipit esplicativo in cui racconta di essere stato folgorato dalla lettura di un annuncio di un vecchio numero del «Paris Soir» del 31 dicembre del ’41: due genitori cercano la loro figlia quindicenne che è scappata da casa. Modiano prova a ricostruire la vicenda di questa ragazza ebrea francese e, passo dopo passo, arriva alla lista dei deportati su un convoglio per Auschwitz. Nell’elenco viene ritrovato anche il nome del padre dell’autore e così Modiano immagina un incontro tra i due…
Pagina dopo pagina sembra di vagare per le strade di Parigi, nei suoi quartieri e nelle aree periferiche nel vano tentativo di rispondere a una richiesta di aiuto che rimarrà purtroppo sospesa. Attraverso documenti personali, registri di polizia e testimonianze, Modiano ricostruisce tutta la storia della famiglia e delinea le possibili motivazioni che hanno portato la ragazza a decidere di fuggire. Un triste epilogo però attende questa ragazza abbandonata a se stessa nel freddo inverno di Parigi. Una fine drammatica l’aspetta: al 13 agosto del 1942 risale il suo internamento nel campo di Drancy. La follia omicida del nazismo metterà per sempre un punto alla sua storia.
Dora Bruder è un libro sulla scomparsa e sulla distruzione dell’essere umano. Un romanzo sulla negazione e sulla testimonianza. Un testo che ha un tocco di autobiografico, perché la protagonista sembra quasi essere il doppio femminile di Modiano.9788806226022

Ancora di persone non identificabili si parla anche in un altro interessante romanzo di Patrick Modiano: Sconosciute. Non esiste un titolo più appropriato per descrivere i tre racconti racchiusi dall’autore in queste pagine. Si tratta di tre donne, tutte diverse tra loro ma accomunate da quel senso di impotenza e rassegnazione di fronte a un destino che sembra non voler lasciargli scampo. Sono tre giovani donne alla ricerca della propria identità, che vogliono ribellarsi ma non hanno abbastanza coraggio per farlo.

In un crescendo di emozioni, l’autore parla solo di una parentesi della vita di queste tre ragazze. La prima protagonista è una “bionda non identificata” che desidera rimanere tale. Arriva a Parigi alla ricerca di un nuovo lavoro, di nuove amicizie, di una nuova vita. Incontra un uomo, con una storia difficile e un falso nome, che in pochissimo tempo le sconvolge la vita e poi un giorno improvvisamente scompare. Forse è morto o è stato arrestato. A far da sfondo a tutta la vicenda è la guerra d’Algeria, intuibile dalla copiosa presenza di algerini tra gli amici dell’uomo misterioso.
La seconda “sconosciuta” è una sedicenne orfana che, nonostante la giovane età, sembra aver chiaro quello che vuole dalla vita.
La terza, infine, è una donna che si trasferisce da Londra a Parigi per raggiungere la felicità e la propria realizzazione in una società difficile e ostile.
Solo piccoli momenti, piccole finestre aperte da Modiano sull’esistenza di queste tre ragazze che ci appaiono un po’ vittime e un po’ bersagli di una realtà che le travolge in modo costante ma inaspettato.


Categories: Libri