NORWEGIAN WOOD di HARUKI MURAKAMI

NORWEGIAN WOODUn uomo di 37 anni, Tōru, a bordo di un Boeing 747 che sta per atterrare ad Amburgo, contempla dal finestrino il cielo cupo dell’inverno tedesco, quando sente le note di una canzone di sottofondo: è Norwegian Wood, dei Beatles. Di colpo quella canzone lo riporta ai suoi vent’anni, a quell’autunno del 1969 e al suo incontro con Naoko, di  fragile e delicata bellezza, a Tōkyō, al tempo degli studi universitari. Così inizia Norwegian Wood, di Haruki Murakami (nato a Kyōto nel 1949), il suo quinto romanzo, pubblicato nel 1987, quando l’autore era già ben noto e stimato per le sue qualità di scrittore provocatorio, disinibito, lontano dalla tradizione classica giapponese. Se i primi libri erano, infatti, nella scia dei gialli hard boiled, alla Chandler, Norwegian Wood, scritto, come dice l’autore stesso, “nel Sud dell’Europa”, in Grecia, in Sicilia e a Roma, rappresentò una grande svolta, in direzione totalmente contraria, verso l’immaginazione, i sentimenti, l’introspezione, la nostalgia per il mondo complesso dell’adolescenza. Tōru, il giovane protagonista, si legherà a Naoko, che era la ragazza del suo miglior amico, morto suicida a 17 anni, ma amerà anche Midori, divertente e allegra, che, per guadagnare qualcosa, cerca aneddoti sui luoghi da inserire nelle guide turistiche, e che è segnata da pesanti questioni familiari. Importanti anche il compagno di stanza di Tōru, soprannominato Sturmtruppen, ossessionato dall’ordine, dalla forma fisica, dalla pulizia, e l’amico Nagasawa, studente di diplomazia internazionale, figura originale, con una sua particolare filosofia di vita e appassionato, come Tōru, di letteratura americana. Molta infatti è la letteratura che circola libera in queste pagine: tra gli autori più citati Francis Scott Fitzgerald del Grande Gatsby, Salinger del Giovane Holden (entrambi tradotti da Murakami in giapponese) e Dickens di David Copperfield, gli antieroi per i quali l’autore  non nasconde la propria ammirazione. Altrettanto ricca è la “colonna sonora” di questo libro, dai Beatles ai Rolling Stones, da Bach a Ornette Coleman, a Thelonious Monk, a Brahms… Nel Giappone di quegli anni, lambito marginalmente dal vento del ‘68, la sfida dei giovani è capire se stessi e capire il mondo, con una nuova apertura verso le scoperte culturali dell’Occidente, conservando però un particolare amore per la bellezza e quell’attrazione per “il mondo di là”, presente come un’improvvisa vertigine. Adolescenti in cammino verso l’età adulta, condotti dai valori alti dell’amicizia, alla ricerca delle loro scelte di vita e della loro verità. Ed è ai suoi amici che Murakami dedica il libro: a quelli che sono morti e a quelli che restano.

In due parole: un libro sull’amicizia e sulla nostalgia.

Scheda di GABRIELLA D’INA

HARUKI MURAKAMI
NORWEGIAN WOOD

Traduzione di Giorgio Amitrano
Editore: EINAUDI 2006AGGIUNGI AL CARRELLO
Prima edizione italiana: 1993
Numero di pagine: 379
Prezzo: € 11,50
NICEPRICE € 9,77 – SCONTO -15%


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