SILLABARI di GOFFREDO PARISE

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Con un criterio molto semplice, quello alfabetico e tematico dei sillabari, Parise trae motivo per raccontare storie di sentimenti umani elencandoli dall’A alla Z; arrivò di fatto alla lettera S e si fermò dicendo che la poesia lo aveva abbandonato: “Dodici anni fa giurai a me stesso, preso dalla mano della poesia, di scrivere tanti racconti sui sentimenti umani, così labili, partendo dalla A e arrivando alla lettera Z. Ma alla lettera S, nonostante i programmi, la poesia mi ha abbandonato. E a questa lettera ho dovuto fermarmi. La poesia va e viene, vive e muore quando vuole lei, non quando vogliamo noi, e non ha discendenti. Mi dispiace ma è così. Un poco come la vita, soprattutto come l’amore.” Sono racconti, in forma di poesia in prosa. I racconti sono stati accostati a quelli di Robert Walser per la forma scolastica e a Truman Capote per l’acutezza dello sguardo che indaga sul mondo dell’adolescenza. Parise distilla il modo di narrare, ma con qualcosa in più, ci trasmette che il mondo e queste nostre vite possono essere raccontate con una pietas sensibilissima, una qualità che nell’Italia d’oggi sembra scomparsa o perlomeno adombrata. Fulminanti sono gli inizi dei racconti (incipit) che catturano subito l’attenzione e che ci introducono come non mai, con poche righe, nella dimensione storica e poetica del racconto. E sono i giorni, le mattine, i pomeriggi, le sere, le notti che scandiscono le storie degli uomini, delle donne, dei bambini, quasi come nelle favole, e ci avvolgono come una soffice coperta per una lettura quasi cinematografica tanto sono virtuali e avvolgenti. In Amicizia la storia di alcune coppie durante una discesa con gli sci e un osservatore (forse l’autore) che ne scruta i movimenti fisici e mentali durante il movimento nel tempo, in Carezza un visitatore e gli occhi di un bambino a cui viene detto di non chiedere mai nulla ma di chiamarlo solo zio, in Cinema l’eros che colpisce una matura signorina durante la visione di un film, in Fame il crudo racconto di un bimbo del Biafra morente d’inedia e la foto scattata da giornalisti che la commentano con “Vachement bon”, e da ultimo Solitudine, la presenza di una donna di città, povera e carismatica, in visita a conoscenti, in una campagna desolata quasi fosse la favola del topo di città e del topo di campagna.  Goffredo Parise (1929-1986), giornalista e scrittore, scrisse i Sillabari a puntate per il Corriere della sera dove pubblicò, come corrispondente, articoli di notevole impatto emotivo e politico sulla Cina e le guerre in Vietnam, Biafra, Laos, Cile. Le edizioni Adelphi hanno ripubblicato alcune sue opere tra cui Il ragazzo morto e le comete, Il padrone, L’odore del sangue, Guerre politiche. Le edizioni Emons, affidando la lettura alla voce di Nanni Moretti, hanno pubblicato di recente in CD-Audio i Sillabari.

In due parole: sillabando i sentimenti della vita.

Scheda di CARLO MARTEGANI

GOFFREDO PARISE
SILLABARI

Editore: ADELPHIAGGIUNGI AL CARRELLO
Numero di pagine: 359
Prezzo: € 13,00
NICEPRICE € 11,05 – SCONTO -15%


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